L’inaugurazione della X edizione di Graecalis sarà incentrata sulle radici della nostra cultura magnogreca, con un incontro introduttivo alla Tragedia classica e al modo in cui essa, attraverso lo scontro di idee, costituisce il nucleo del pensiero occidentale. Brani scelti tratti dalle più importanti opere della tragediografia verranno interpretati dagli Attori della Compagnia Graecalis, per aprire idealmente e in bellezza l’edizione 2023 di Graecalis e dare inizio ad un nuovo percorso tra le diverse espressioni artistiche al centro della rassegna.
Creatura divina caduta sulla Terra e costretta alla sofferenza o, al contrario, essere terreno che aspira al Cielo, Prometeo da sempre incarna il Preveggente che sa ma non può modificare il Destino. Capisce che è necessario un Dio che imprima ordine al Caos, ma a questo Dio non vuole sottostare. Sperimenta la grandezza e la miseria della ragione. Prometeo accompagna i destini umani e, multiforme ed ambiguo, assume gli aspetti più diversi e si identifica in personaggi che da lui hanno ereditato la presunzione razionale, l’orgoglio forsennato e la nobile sopportazione della sconfitta. In una parola, il titanismo. La Tragedia propone sulla scena Prometeo, Francesco d’Assisi e Cyrano di Bergerac, emblemi dell’eterna volontà umana di attingere l’onnipotenza aspirando ad un Cielo che eternamente li respinge e li destina alla sofferenza, lasciandoli a contemplare dolenti la miseria della ragione umana.
Doppia data per un entusiasmante viaggio nella Lirica e nei suoni affascinanti e seducenti del tango argentino. Il soprano Babara Luccini, artista formatasi presso il Conservatorio di Parma e perfezionatasi all’Accademia della Scala, accompagnerà il pubblico all’interno delle più belle arie rappresentative del “Bel canto”. Sarà sempre lei a dare voce alle più belle melodie della tradizione argentina, interpretando gli immortali capolavori del Tango.
Un recital che coniuga perfettamente commedia, cultura e
intrattenimento, in un viaggio caleidoscopico tra le atmosfere fiabesche e scanzonate dell’“Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto e dei sonetti della poesia romanesca di Pascarella e Trilussa.
L’accompagnamento musicale dal vivo impreziosirà uno spettacolo leggero e profondo al tempo stesso, alternando i duelli cavallereschi con l’amara ironia dei grandi autori romaneschi, in una serata godibile dal pubblico di tutte le età.
La foga interventista e distruttiva di Marinetti e Govoni, il furore poetico di D’Annunzio e infine Ungaretti, protagonista della serata.
Ungaretti, soldato al fronte e poeta nel cuore che, con la sua poesia affranta e prosciugata, rievocherà le atmosfere prima esaltanti e poi tragiche del primo conflitto mondiale e il sangue innocente versato dai “Ragazzi del ’99” lungo le trincee del Carso.
Un recital brillante che ripercorrà la nascita e il pieno sviluppo della Commedia come genere letterario e teatrale amato dagli spettatori, contrastato dai critici di ogni tempo e stimolante per gli artisti e gli scrittori. Servi scaltri, innamorati furbi o sognanti, anziani avari, locandiere pratiche e amanti della libertà riempiranno la serata di brillanti quadri scenici che faranno rivivere, davanti agli occhi degli spettatori, il lungo percorso fatto dalla Commedia nell’arco dei secoli.